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FEDE E RELIGIONI | 24 marzo 2025, 08:00

Papa Francesco si affaccia e ringrazia una signora con i fiori gialli

Molto provato il Papa riesce appena ad accennare la benedizione

Papa Francesco si affaccia e ringrazia una signora con i fiori gialli

Di Angela Ambrogetti -ACI Stampa

"In questo lungo tempo di ricovero, ho avuto modo di sperimentare la pazienza del Signore, che vedo anche riflessa nella premura instancabile dei medici e degli operatori sanitari, così come nelle attenzioni e nelle speranze dei familiari degli ammalati. Questa pazienza fiduciosa, ancorata all’amore di Dio che non viene meno, è davvero necessaria alla nostra vita, soprattutto per affrontare le situazioni più difficili e dolorose".

Papa Francesco lo ha scritto nella meditazione per la preghiera mariana dell' Angelus di mezzogiorno. Ancora in forma scritta. E con riferimenti alla attualità: "Mi ha addolorato la ripresa di pesanti bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, con tanti morti e feriti. Chiedo che tacciano subito le armi; e si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, perché siano liberati tutti gli ostaggi e si arrivi a un cessate il fuoco definitivo. Nella Striscia la situazione umanitaria è di nuovo gravissima ed esige l’impegno urgente delle parti belligeranti e della comunità internazionale.

Sono lieto invece che l’Armenia e l’Azerbaigian abbiano concordato il testo definitivo dell’Accordo di pace. Auspico che esso sia firmato quanto prima e possa così contribuire a stabilire una pace duratura nel Caucaso meridionale". E poi, "insieme imploriamo che si ponga fine alle guerre e si faccia pace, specialmente nella martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Repubblica Democratica del Congo".

Poi il grazie per le preghiere e pensa alla pazienza del Signore "che lavora con premura il terreno della nostra vita e attende fiducioso il nostro ritorno a Lui".

Nel piazzale del Policlinico Gemelli alcune centinaia di persone e molti giornalisti hanno atteso la benedizione del Papa, trasmessa in diretta in tutto il modo.

Il Papa alle 12.02 si è affacciato ad un balconcino in basso e con un filo di voce ha detto: "grazie a tutti e vedo questa signora con i fiori gialli, è brava". Molto provato ma con un sorriso, in sedia a rotelle e in talare. Accenna la benedizione con la mano dopo che il suo assistente glielo ricorda e poi  si vede la sua evidente difficoltà di respiro.

Ieri sera il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, aveva detto che "la notizia delle dimissioni del Santo Padre dal Policlinico A. Gemelli ci riempie di gioia. In queste settimane lo abbiamo accompagnato con la preghiera e continueremo a sostenerlo così come è accaduto nei dodici anni di Pontificato. Durante questa lunga degenza, ci ha mostrato “la ‘benedizione’ che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore” (Angelus, 2 marzo). Dalla cattedra dell’ospedale, ci ha ricordato quanto è necessario il “‘miracolo della tenerezza’”, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore” (Angelus, 9 marzo). Ora, insieme a lui, diamo “lode al Signore, che mai ci abbandona e che nei momenti di dolore ci mette accanto persone che riflettono un raggio del suo amore” (Angelus, 16 marzo), assicurandogli la vicinanza e la preghiera delle nostre comunità".

Il Papa rientrato in Vaticano dovrà avere una lunga convalescenza di due mesi.

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